Le città più accessibili d’Europa per il 2016

Logo di Access City Award

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Sappiamo ora quali sono le città europee più accessibili per il 2016, essendo stati diffusi gli esiti del concorso europeo Access City Award durante la celebrazione della Giornata Europea delle Persone con Disabilità, che si è svolta a Bruxelles l’8 dicembre. Istituito dalla Commissione Europea nel 2010, il premio ha l’intento di promuovere l’accessibilità nelle città europee per tutti e in particolare per le persone anziane o con disabilità.
Access City Award rientra negli obiettivi della Strategia Europea per la Disabilità 2010-2012, adottata nel 2010 e fondata sulla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (UNCRPD), un atto, quest’ultimo, siglato dalla stessa Unione Europea.
In una precedente scheda avevo evidenziato il fatto che Milano era arrivata in finale assieme ad altre 4 città europee ma oggi il quadro è più delineato e posso dire che una città italiana è riuscita in ciò che fino a qualche tempo fa sembrava un traguardo quasi irraggiungibile: arrivare in finale e ottenere il primo posto.
In questo blog desidero evidenziare le motivazioni alla base di questo risultato, che vede Milano al primo posto, Wiesbaden (Germania) al secondo e Tolosa (Francia) al terzo. Mentre lascio ad un successivo approfondimento l’analisi delle città che hanno ricevuto le menzioni speciali.

Milano: primo posto, Access City Award 2016
Milano è la vincitrice non solo per gli eccellenti e consistenti sforzi fatti per migliorare l’accessibilità ma anche per i suoi ambiziosi piani per il futuro. Secondo fonti ufficiali “Milano si è anche impegnata in progetti per promuovere l’occupazione di persone con disabilità e per sostenere la vita indipendente. I suoi standard edilizi sostengono non solo l’accessibilità e l’usabilità ma promuovono i criteri dell’Universal Design”.
Nel 2014 Milano aveva approvato le linee guida per il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA) per promuovere l’accessibilità agli edifici e spazi pubblici e ai trasporti, l’inclusione sociale e la qualità della vita. Mentre tra il 2014 e il 2015 aveva istituito il Tavolo per la Disabilità permanente e la Task Force per l’accessibilità a Expo 2015. Da segnalare anche la realizzazione del sito Expofacile.it che presto diventerà Milanofacile.it. e che contiene notizie utili per i visitatori con disabilità ed esigenze speciali.
Ma la città ha anche impegnato ingenti risorse per interventi sull’accessibilità, per i trasporti accessibili, per ristrutturare le aree adiacenti alla stazione Centrale e, ciò che più conta, ha dato via ad un percorso che prevede nuovi traguardi di accessibilità con modalità partecipate e sostenibili.
Per ulteriori informazioni: Comune di Milano

Wiesbaden: secondo posto, Access City Award 2016
Wiesbaden ha fissato obiettivi importanti per dare ai suoi cittadini un accesso illimitato al centro urbano, agli spazi aperti, i parchi e le aree gioco. La città è dotata di un buon livello di accessibilità per non vedenti e ipovedenti in quanto dispone di una guida tattile pedonale, un modello tridimensionale del centro medievale e di mappe tattili negli edifici pubblici. Tra i suoi obiettivi vi è quello di assicurare che tutti gli eventi che si tengono in luoghi pubblici siano fruibili da persone con disabilità. Più di 200 edifici pubblici sono pienamente accessibili e contrassegnati con una targa che riporta all’ingresso lo slogan “Wir machen mit” (unisciti a noi). E ancora, sono 200 i parcheggi riservati alle persone con disabilità in città, facilmente individuabili grazie all’applicazione mobile Wiesbadenbarrierfrei, dotata di un sistema di navigazione GPS.

Tolosa: terzo posto, Access City Award 2016
Da fonti ufficiali si legge che “Tolosa ha vinto il terzo premio nella competizione per il suo lavoro nel rispondere ai bisogni della popolazione con soluzioni sostenibili e con un approccio partecipato e democratico”. La città ha infatti rivolto una forte attenzione al sistema dei trasporti pubblici che risultano accessibili al 100% (metro, tram e autobus), come anche al settore della cultura dove si fa uso di sistemi di audio descrizione e supporti informativi in braille o macro caratteri. Ma vi sono anche biblioteche multimediali attrezzate per persone con limitazioni visive e musei con itinerari studiati per visitatori con differenti abilità. E la città è andata oltre gli stessi standard previsti dalla legge sulle pari opportunità del 2005 che richiede il 2% di parcheggi riservati, mentre a Tolosa la percentuale è del 3%.

 

Ora non ci resta che analizzare, capire e possibilmente replicare queste buone prassi per una città sempre più accessibile e inclusiva.